monte altissimo

La parte trentina del massiccio del Monte Baldo culmina con il Monte Altissimo di Nago, di oltre 2000 metri di quota. Ai suoi piedi, verso lo specchio del lago, belle pareti di roccia calcarea formano numerose e divertenti falesie frequentabili per buona parte dell’anno.

Via  Grola

Primi salitori: Zanotti, Parisi e Calzà  nel 1985

Sviluppo: 850 metri

Difficoltà: II e III; 1 passaggio di IV

Materiale usato: 1 chiodo di via escluse le soste; IV

ACCESSO

Dalla Gardesana orientale, in prossimità del confine fra la provincia di Trento e Verona, inizia la galleria paramassi. Dopo aver scavalcato un cancello si sale sul tetto della sopraddetta paramassi che si percorre verso Sud per circa mezzo chilometro.

Via alpinistica su roccia solida e di grande soddisfazione per l’ambiente, la lunghezza e la panoramica sul lago. La via è molto frequentata e di recente sembra sia stata attrezzata con degli spit. Il ritorno è a corde doppie lungo la via di salita.

All’inizio, la via percorre un canale eroso dall?acqua che si sale per circa 300 metri (II e III); alla fine si attraversa un evidente sentierino, utilizzato dall’ENEL per il controllo dei tralicci. Proprio in questo punto ci troviamo alla base di una grande placconata di rocce lisce e poggiate che si vincono, proprio nel suo centro, con bella arrampicata in aderenza (50° gradi di pendenza).

Nota importante. Ci giungono notizie che questa parete sia una zona protetta e quindi esista un divieto di arrampicata. Pur tuttavia ci sembra doveroso menzionarla come una via bella, di difficoltà non estreme: un “pezzo raro” sulle scogliere del lago che molti arrampicatori probabilmente non potranno ripetere.



    Riferimenti

    da CAMERINI F., STENGHEL G., Il Garda verticale, ed. Zeta-Beta Editrice, 2002