forametto
Elenco Vie
VIA L'AURORA NEL DIEDRO
Primi salitori: Alberto Tonoli in solitaria nell’aprile 1997
Materiale: 1 corda 50 metri ; friend n. 1-2 (non indispensabili)
Difficoltà: dal III al VI+
La via sale alla destra del grande diedro che solca quasi l’intera parete SE e, dopo la pioggia, resta a lungo bagnata.
Dal rifugio Pirlo ( 1160 m ) si segue l’itinerario 3.18.1 sino ad incontrare il sentiero proveniente da Collio Valle Sabbia. Si prende quest’ultimo per un tratto abbandonandolo poi (ometto) per deviare a destra raggiungendo la base della parete (ore 0.40) a destra del grande diedro e a sinistra di alcune piante.
L1 – Si sale direttamente un diedrino per poi piegare a sinistra, superare una placca e risalire un altro diedrino; si obliqua a sinistra verso un albergo e poi si sale direttamente sostando su uno spuntone (S1, 50 m , VI+, 3 chiodi, 1 friend, 1 spit).
L2 – Si piega a destra per pochi metri, si risalgono alcune placche e si supera un tetto (S2, 40 m , IV, VI+, 2 chiodi, 2 spit). Si sale più facilmente superando poi una placca (S3, 30 m , V, III, 2 chiodi, 2 spit).
L3 – Si piega a destra sotto un tetto che poi si supera per raggiungere una placca, si giunge sotto uno strapiombo dove si piega a sinistra verso la parte più alta del grande diedro che solca la parete (S4, 30 m , VI+, V+, 5 chiodi, 3 spit).
L5 – Per terreno più facile si raggiunge una cresta dove si prosegue (S5, 30 m , IV-,III, 2 chiodi). Si prosegue sulla crestina sempre meno ripida (S6, 25 m , IV-, III, 1 chiodo).
L6 – Dopo uno spuntone si sale su una ripida placca (IV-) oltre la quale si prosegue (II) quasi in piano (S7, 30 m , 3 chiodi). Poi per facile cresta sino in vetta.
- Lunghezza: 240 m
- Difficoltà: VI

VIA 30 LUGLIO 1988
Primi salitori: Tiberio Quecchia in solitaria nel luglio 1998.
Difficoltà: VI+ in libera e A1
soste attrezzate
L’attacco si trova a sinistra della via “L’aurora nel diedro”.
Si sale per una placca verso destra (V) che porta in un diedro da risalire in centro (VI, passaggio A1) per poi uscirne a sinistra verso un albero (S1, 45 m ). Si supera un muro e si rimonta più o meno direttamente e poi si traversa a sinistra (IV) per superare un tetto, rimontare in una rigola (V) e superare un altro, più piccolo, tetto (S3, 45 m , V/V+). Si sale direttamente la placca sino al suo termine (S5, 20 m , IV+). Per terreno più facile si rimonta sulla cresta E )S6, 50 m , III) che si segue sino in vetta.
- Lunghezza: 250 m
- Difficoltà: VI
- Materiale: Per i passaggi in artificiale 2 piccoli cliff-hanger e 2 staffe.

VIA "CON UN TOCCO DI CLASSE"
Primi salitori: Tiberio Quecchia in solitaria nel marzo 1998 in tre giorni di arrampicata (un giorno con Alberto Tonoli, i primi due tiri)
230 metri con 5 tiri di corda e soste attrezzate
Tempo di salita: Ore 3-3.40
Lungo la via, su roccia aderentissima, pulita e particolarmente compatta, sono stati lasciati i chiodi delle soste costituite da catene.
A sinistra della placca della Via 30 luglio, si trova l’attacco.
Si sale la parete direttamente puntando ad una nicchia (S1, 40 m , IV, V+). Si sale a sinistra nel diedro (V) al cui termine alcune rigole conducono ad un tetto (IV-) che si supera e si traversa verso destra (S2, 40 m ). Si obliqua a destra alla base d’un tetto (IV+) che si supera (VI-) continuando in parete sino ad attraversare una cengia erbosa e salire un altro muro. (V); obliquando a destra in aperta parete si prendono due rigole che si rimontano sino al termine (S3, 45 m , IV+). Superare la placca salendo alcuni metri direttamente (V) sino alla base d’un tetto solcato da un canale; si supera il tetto alla sinistra del canale che poi si traversa (IV) piegando a destra e si obliqua lungamente a sinistra superando altri due muretti (S4, 50 m , V, IV). Traversando a sinistra si raggiunge la base d’uno marcato tetto, lo si supera, si sale verso destra in placca (IV) raggiungendo una pianta dove si piega a sinistra (V) per poi risalire l’ultimo muro (V+) e raggiungere la cresta E (S5, 50 m , IV) seguendo la quale si raggiunge la vetta.
Discesa: in corda doppia oppure si scende lungo la cresta est raggiungendo il Buco del Tedesco.
- Lunghezza: 230 m
- Difficoltà: VI
Informazioni
Il monte Forametto ( 1332 m ) si stende a sud della Marmere. E’ una cresta costituita da numerose elevazioni e presenta ad oriente una bella parete di roccia arrampicabile quasi tutto l’anno anche se l’esposizione non è così favorevole come quella della dirimpettaia parete delle Marmere.
Indicazioni accesso:
Dal rifugio Pirlo allo Spino ( 1160 m ) si prende il comodo sentiero che con alcuni saliscendi percorre a mezzacosta il versante sud-ovest di Monte spino, supera il canale che scende dal Buco del Gatto e continua lungo il versante sud delle Marmere. Rimontata una dorsale si piega abbandonando il sentiero che prosegue con le indicazioni di Collio Valle Sabbia. Si costeggiano alla base ( 1160 m ca.) le placche della parete Sud delle Marmere e, risalendo infine un canale, si raggiunge il Passo del Buco del Tedesco (1231 m-ore 1).
- Falesia: marmere - forametto
- Esposizione: sud-est
- Difficoltà: VI/VI
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