settore C (centrale)
Elenco Vie
via del pilastrino
via che corre più o meno parallela al sentiero alpinistico la CRESTA. Parte pochi metri a sinistra della cresta e gira a sinistra.
Sono presenti solo due vecchi chiodi sulla prima lunghezza ma l’intero percorso è facilmente proteggibile con friend e nut
Tre lunghezze di trenta metri, poi roccette fino alla trincea.
S1 su friend/nuts
S2 su alberi
S3 su friend/nut
E’ possibile unire le prime due lunghezze.
- Lunghezza: 150 m
- Difficoltà: V
via trad
più che di una via, si tratta di un’area compresa tra il pirmo tiro della cresta (sulla destra) e Kamelot che ricomprende la partenza della via del pilastrino.
Sono presenti due chiodi ravvicinati, a metà parete, per superare un
passaggio leggermete strapiombante (6a) sulla verticale del pilastrino.
La zona offre la possibilità di far pratica nell’utilizzo di protezioni mobili.
Sosta con fix nei pressi di una cengia con pianta. Attenzione ai sassi mobili
3 |
| 30 metri – V | |
4 | Sentiero alpinistico LA CRESTA | v. Cresta Sud-Ovest | |
5 | La fessura | 6a | Singolo passaggio in fessura |
3 | trad – più che di una via, si tratta di un’area compresa tra il pirmo tiro della cresta e Kamelot che ricomprende la partenza della via del pilastrino. Sono presenti due chiodi ravvicinati, a metà parete, per superare un passaggio leggermete strapiombante sulla verticale del pilastrino. La zona offre la possibilità di far pratica nell’utilizzo di protezioni mobili.
| 30 metri – V | Sosta con fix nei pressi di una cengia con pianta |
4 | Sentiero alpinistico LA CRESTA | v. Cresta Sud-Ovest | |
5 | La fessura | 6a | Singolo passaggio in fessura |
- Lunghezza: 30 m
- Difficoltà: 6a
Cresta Sud Ovest
Primi salitori: Francesco (Nino) Coppellotti, Arrigo Giannantoni e Gerolamo Bettoni probabilmente nel 1913
Difficoltà: II e III e un passaggio di V (aggirabile)
Materiale usato: in origine sono stati usati 12 chiodi tutti lasciati (a suo tempo) comprese le soste , ma ad oggi (febbraio 2015) l’unico attrezzato è il primo tiro. Per i restanti bisogno utilizzare piante, clessidere o ancoraggi mobili, utili cordini. Ogni tanto si trova qualche fix messo qua e là…
Tempo di salita: 3 ore
Frequentata arrampicata su buona roccia che spesso gli alpinisti considerano conclusa alla selletta (da dove è possibile, con un canale che scende a destra, raggiungere il punto di partenza) o sull’anticima (848 m) .
Dalla base si sale lungo alcune fessure (III) alla sinistra di una placca compatta e si continua su terreno più facile a salti successivi sino alla cosiddetta “trincea”. Si supera un gradino strapiombante (V) caratterizzato da una grossa pianta; si continua lungo la cresta aggirando un paio di impegnativi salti e sbucando alla selletta (da dove si può scendere alla base). Si continua per muri (aggirabili i più “impegnativi”..) e tratti facili e, lungo la cresta, si raggiunge sull’anticima (848 m). Da qui per cresta si continua fino alla cima.
Discesa: dalla selletta tra cima ed anticima ( 848 m ) si scende per roccette e canale al sentiero di accesso.
- Lunghezza: /
- Difficoltà: IV
Informazioni
Parte centrale della palestra, con la vista migliore sul lago e quasi sempre al sole.
Indicazioni accesso:
Lo si incontra oltrepassando il settore principale, dopo pochi metri su roccette.
- Falesia: monte castello di gaino
- Esposizione: sud-ovest
- Difficoltà: 5c/6a