CRESTA NORD OVEST O SPIGOLO NORD

ATTENZIONE – VIA A CARATTERE ESPLORATIVO DI NON FACILE INDIVIDUAZIONE
LUNGO AVVICINAMENTO su PERCORSO IMPERVIO (se la via non è stata rilanciata per più di 100 anni un motivo ci sarà…). PREVEDERE AMPIO MARGINE DI TEMPO PER LA SUE RIPETIZIONE (abbiamo avuto notizia che nell’estate 2021 sono state recuperate alcune cordate da parte del soccorso alpino)
continuano le esplorazioni del Monte Castello di Gaino.
questa volta la curiosità di Cesare Olivetti e Paolo Bompieri, hanno fatto rinascere una vecchia linea aperta probabilmente nel 1914 da Francesco “Nino” Cappellotti e Arrigo Giannantonj (stiamo ancora verificando se si tratta dello Spigolo Nord o della Cresta Nord Ovest indicate sommariamente nel testo Garda Verticale).
Comunque sia, l’ambiente è il solito, selvaggio, avventuroso ma a due passi dal Lago. La vista è quasi sempre spettacolare e la roccia anche. Purtroppo la discontinuità, anche per questa via come altre del Castello, è il punto debole.
Accesso stradale
Dalla frazione di Gaino (comune di Toscolano Maderno, BS) continuare in auto seguendo la cartellonistica che indica la palestra di roccia . La strada si fa stretta e ripida ma sempre asfaltata fino a quando sulla sinistra si trova uno slargo sterrato accanto a dei pannelli solari dove si parcheggia. Possibilità di posteggio 100 metri più in alto lungo un largo tornante (massimo 3 posti auto).
Accesso
Dall’auto ci si innalza lungo la strada che dopo pochi minuti si lascia prendendo a sinistra, prima di una sbarra aperta, un largo sentiero (indicazioni per la palestra di roccia) che in pochi minuti si stringe e arriva a un canalone di grossi massi (ometto) da dove abbiamo 2 possibilità di salita:
1) sulla destra si può salire il canalone (ometti) cercando di rimanere sulla sinistra e in 20 minuti si arriva ad una sella boscosa (seconda trincea) della cresta sud ovest (45′ dal parcheggio);
2) continuando il sentiero che scende pochi metri a sinistra, superata in piano la frana di grandi massi, si arriva dapprima alla palestra di roccia del Monte Castello quindi si prosegue sempre a sinistra faccia a monte dove inizia la cresta sud ovest (15′ dal parcheggio). La si risale (vedi relazioni web) fino alla seconda sella boscosa (60′ dal parcheggio).
Dalla sella boscosa scendere nel ripido e boscoso canale ovest (opposto a quello di salita) dapprima per semplice traccia ben evidente quindi reperire una corda fissa blu (lasciata da noi) e scendere nell’orrido e terroso canale. Al suo termine continuare per traccia in discesa (terra e sassi ballerini) fino ad un cartello plastificato appeso ad una pianta con un kevlar viola che indica a destra la “via del gheppio”. In falsopiano si arriva alla base della via da dove si continua a sinistra, faccia a monte, sorpassando in quest’ordine le vie della parete ovest “volatili per diabetici” (cartello su pianta), “camino” (scritta su roccia) e “pungitopo” (scritta su roccia). Si continua sempre a SX, nel bosco, seguendo i bolli rossi quindi si procede in discesa, dopo una selletta, (non scendere a SX, traccia che porta alla valle delle Camerate) fino ad arrivare ad un canale con sassi instabili dove non si perde quota e seguendo i bolli si arriva all’attacco della cresta (cartello su pianta). Superato un canale erboso, si risale un tratto più ripido sino ad arrivare ad un cordone su pianta dal quale si nota il diedro con piante alla base che segna l’inizio della cresta (bollo rosso).
È possibile raggiungere la base della cresta anche da un sentiero che dalla valle delle Camerate porta circa alla selletta sopra citata (percorso da noi non verificato).