VIA CIPRIANI-SPERI – SPERONE DI SAN GIOVANNI

Primi sartori: Eugenio Cipriani e Martina Speri

Difficoltà: dal II al V+

Materiale lasciato: 6 fix da 8 mm , 1 cordino ed 1 chiodo di passaggio; 2 fix e 2 cordoni alle soste

Materiale occorrente:cordini, sufficiente una corda da 60 metri .

È una divertente ascensione a carattere esplorativo, discontinua nelle difficoltà ma con alcuni muretti di discreto contenuto tecnico. Roccia ottima sulle difficoltà, tranne in alcuni metri da ripulire. La via si sviluppa lungo la parte bassa dello sperone meridionale del costone su cui sorge la chiesa di San Giovanni e sbuca sulla via attrezzata dell’itinerario 2.5.2, all’inizio del secondo tratto di corde fisse.

La via è fattibile tutto l’anno.

Dal paese di Biacesa ci si inoltre nella valle seguendo il sentiero CAI 417.

Ad un bivio si segue a destra seguendo il sentiero dei becchi – CAI 470. Indicazione con la seguente targa.

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Si prosegue fino al bivio con varie indicazioni (a sinistra, per esempio, prosegue il sentiero per la via attrezzata per la Chiesetta di San Giovanni).

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Dal bivio si prosegue a destra seguendo il sentiero CAI 470 per altri cinque minuti. Si raggiunge una selletta (sulla destra, un po’ nascosto trovate la targa del valico dei bech).

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Si prosegue ancora qualche metro in una sorta di trincea tra rocce.

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e appena appena oltre si nota, a sinistra del sentiero, un muretto a secco.

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A sinistra del muretto (foto sopra) una traccia ben marcata conduce (bolli gialli),

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dopo circa 15metri, all’attacco della via contraddistinto da una placca con spit e scritta alla base (30 min).

Descrizione via:

Dopo la rampa d’attacco si vince un difficile muretto (IV+, 1 fix) e la successiva parete più articolata (IV+, 1 fix) oltre la quale si sosta presso un fix (S1, 20m, dal IV V+). Si prosegue ora verticalmente su rocce articolate e facili (II, attenzione a qualche masso instabile), quindi si vince un muretto fessurato (IV) oltre il quale, si prosegue in un boschetto andando a sostare su un cordino bianco presso una liscia placchetta oltre un muretto a secco (S2, 50m, dal II al IV+).

Si supera la placchetta (fix, V-) e quindi si sale verticalmente per una decina di metri sino ad una sosta su clessidra da attrezzare nei pressi del sentiero (S3, 20m, V-, poi facile). Si traversa a sinistra lungo il sentiero per una decina di metri fin sotto una bella placca con fix visibili (S4, 10m, facile). Si scala la placca (IV+\V-) con bellissima arrampicata (2 spit ed 1 chiodo), raggiungendo un terrazzo erboso sotto il successivo salto sotto il quale si sosta serviti da uno spit molto alto (S5, 30m). Si traversa a sinistra per una quindicina di metri e poi si sale diritti ad un fix seguito da un cordino superando un difficile muro (V+) oltre il quale per rocce verticali ma lavorate si raggiunge una sosta servita da un cordone rosso (S6, 30m, dal III al V+). Verticalmente per rocce facili (II) e poi per bosco sino alla ferrata (S7, 20m).

La discesa per la ferrata o lungo il comodo sentiero segnalato col n° 460.