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Primi salitori: Tiberio Quecchia in solitaria in 6 giorni, terminata il 26 dicembre 1998
L’arrampicata è molto delicata e, nell’ultimo tiro, atletica; è con “Profumo d’Oriente”, la via sinora più impegnativa tra quelle aperte su questa parete. Le soste sono completamente attrezzate.
L’attacco si trova appena a sinistra della via “Big Foot”. Si sale ad una piccolissima cengia erbosa per poi rimontare, prima direttamente alcune placche e poi, alla sinistra di queste, entrare in un diedro che si risale sul fondo (S1, 35 m , V-, VI-, IV). Si continua nel diedro e se ne esce alla base d’un tetto che si supera dopo un breve traverso a destra; si continua a sinistra su placche sino alla base d’un altro grande tetto (S2,35 m, V+,V). Ci si tiene alla sinistra di questo per salire poi direttamente su placca alla destra della quale si supera una costola e si arrampica di nuovo su placca (S3, 35 m , V, V+). Si arrampica direttamente in placca uscendo ad un terrazzino (S4, 40 m , VI, VI-). Si piega a destra, si supera una costola, ci si porta alla base d’un tetto; lo si supera,si supera un tetto successivo e si raggiunge l’ultima sosta (S5, 50 m , Vm VI+, VII-, 2 chiodi). Per bosco e facili roccette si raggiunge la cresta ovest e quindi la vetta.